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Serve investire in esperienza. Occorre rivedere il settore della formazione

Di il 14 Gennaio 2021

Bisogna investire in esperienza.

Da anni, giustamente, diciamo che occorre investire in formazione. Probabilmente però ci è sfuggita la realtà economica in cui viviamo: un paese in cui la locomotiva economica è composta da piccole e medie imprese. La formazione che si propone è data standardizzata, troppe volte orientata alle dinamiche delle grandi aziende con scenari multinazionali.

È sbagliato.

Purtroppo, o per fortuna, viviamo nel paese in cui gli ingranaggi economici e occupazionali sono mossi da aziende piccole. L’obiettivo che ci dobbiamo porre è farle crescere. Per farle crescere occorrono persone, professionisti, manager che conoscano come fare ma che sappiano districarsi nella specifica realtà lavorativa e finanziaria per tutto il tempo necessario alla crescita. Occorre una capacità di gestione delle piccole aziende e non solo delle grandi, e una visione internazionale del mercato, globalizzata, che riesca ad orientare, col tempo, gli step giusti che porteranno le piccole aziende a diventare medie e poi grandi. Ci vorranno decenni. Le aziende in Italia non nascono grandi e non lo diventano in pochi anni. Ci vogliono decenni. In questo tempo occorre che alla loro guida vi sia un management capace di rigenerarsi, di gestire i cambi generazionali, di mutare a seconda delle condizioni sociali. La realtà italiana ci propone aziende che vengono travolte dagli aspetti sociali e non viceversa una società che viene stravolta dal progresso industriale. Dobbiamo prenderne atto. E prima lo facciamo prima riusciremo a migliorare la nostra economia e lo stato dell’occupazione in questo paese.

Nel mondo dell’impresa occorre investire in esperienza perché i giovani, e non solo i giovani, si credono “esperti” e si qualificano come “esperti” già subito, dopo la formazione. Invece non lo sono. Tanti professionisti sono “formati” ma non possono dirsi “esperti”. L’esperienza non si studia, si fa. Fare esperienza costa, è un investimento anche quello, e fa la differenza. Le persone dovrebbero capire innanzitutto il contesto sociale ed economico in cui vivono e dovrebbero essere più umili. L’obiettivo della classe dirigente politica e imprenditoriale dovrebbe essere quello di costruire un management esperto sui temi delle imprese di casa nostra. Occorre rivedere il settore della formazione per l’impresa. Occorre costruire scuole di imprese orientate alla gestione delle pmi.

Bisogna insistere sulla formazione, bisogna iniziare ad insistere, parallelamente, sulla costruzione di una vera esperienza.

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