Come funziona il dropshipping? Facciamo chiarezza
Sono giorni che leggo l’hashtag #dropshipping ovunque.
Tutti stanno cercando esperti di dropshipping.
E secondo me c’è una confusione enorme sull’argomento.
L’esperto di dropshipping non è colui che vende online e che attiva la transazione commerciale. L’esperto di dopshipping è l’azienda (dropshipper) che ha organizzato la sua logistica di modo da poter evadere puntualmente ed impeccabilmente, direttamente verso l’acquirente finale, gli ordini pervenuti dal venditore, al quale corrisponderà una provvigione sul prezzo dell’oggetto venduto.
Il venditore in questione, che voi state chiamando “esperto di dropshipping”, non è altro che quella risorsa che una volta era definita come “rappresentante”, più correttamente, agente senza rappresentanza e plurimandatario. Esiste da quando esiste il commercio, e il commercio esiste da sempre.
Con il progresso dei tempi e delle tecnologie il commercio è evoluto; se non ve ne eravate accorti prima, finanche nella sua forma più tradizionale è diventato elettronico. Quindi anche la figura dell’agente, del rappresentante, è evoluta.
Con l’evoluzione di questa specie ormai in via di estinzione nella sua forma più tradizionale, acquisiscono sempre più senso i concetti di
1. “non rappresentanza”, perché entrambe le parti (venditore e dropshipper) non necessitano di legami vincolanti.
2. “plurimandatario”, proprio perché non essendo legati contrattualmente gli uni agli altri, entrambe le parti (venditore e dropshipper), basano il loro lavoro su un rapporto esclusivamente di interessi. E quando ci sono gli interessi in palio, più si agisce correttamente, e più cresce il business per tutti nel lungo termine. In caso di scorrettezza, qualunque delle parti può concludere il rapporto in qualsiasi momento senza dover neanche dare spiegazioni.
Ora: vogliamo parlare di dropshipping? Vogliamo dare una mano alle persone a formarsi per approcciare alle nuove (?) dinamiche del commercio? Bene. Iniziate a rivolgervi alle aziende per insegnargli come organizzare la propria logistica. Non lo sapete fare? Ci sta, ma abbiate almeno la bontà di non creare confusione, che in Italia, come cultura e visione commerciale già stiamo rovinati, se poi fate credere anche alle aziende che in qualsiasi momento possono fare numeri importanti “vendendo in dropshipping” senza spiegargli come devono organizzarsi, allora continueremo a fare solo danni.
Ora, quelli con un po’ di esperienza nel merito diranno che i produttori possono anche semplicemente affidare la loro merce ad un’ azienda di logistica che si occuperà di tutto. È corretto, ma a prescindere dal fatto che comunque il produttore dovrebbe rivoluzionare i tempi per stare dietro ad un servizio che, se funziona, funziona alla grande, dovrà anche far fronte non più ad un solo costo che prima era quello del “rappresentante”, ma anche al costo dell’azienda logistica che includerà il servizio e la spedizione. La somma di questi costi avrà un’incisione importante sui margini di guadagno. Ragion per cui, prima di iniziare ad impostare un lavoro in dropshipping, occorrerebbe conoscere tutte queste cose per creare il giusto equilibrio che permetterebbe a tutte le parti di lavorare bene ed essere soddisfatti.
Ricapitolando: chi fa dropshipping non è il venditore, ma il produttore (dropshipper). Chi vende avvalendosi del servizio del dropshipper è un commerciale puro, è quella nuova figura di agente commerciale che tempo fa volevo far riconoscere e certificare creando una scuola di formazione (facciamolo) che desse a queste persone nozioni di impresa, di commercio, ma anche di copywriting, blogging, adv, social media, ecommerce.